Ti dice un cartello qui davanti all’oceano che se ti prende
una corrente non devi certo cercare di combatterla, ma farti trascinare finché
ti abbandona o ti lancia nella direzione che desideri, perché comunque lei è
più forte di te.
Già perché la natura è più forte, in quanto esiste e segue
delle regole senza deflettere.
Mi veniva in mente questo contrasto: da un lato le cose che
capitano, dall’altro l’ossessione per trovare sempre un responsabile. Che non è
in sé una cosa sbagliata, quando non diventa l’ossessione per controllare
tutto. Solo se esercito un controllo sulle cose sono responsabile, solo se sono
io che posso disporre di tutto, sono responsabile.
Allora forse in questa caccia al colpevole, in questa
denuncia di tutto, in questa proliferazione di cause e di liberatorie per
evitare le cause, in questa follia di avvocati e citazioni, di titoloni di
giornale e magistrati ci sta dentro un desiderio solo: quello di rendere l’uomo
Creatore e gestore del creato.
E non sono certo fatalista, né voglio dire che c’è un
destino che determina le cose, ma che la casualità esiste e che non c’è sempre
piena avvertenza e deliberato consenso dietro ogni azione perché l’uomo non può
tutto.
E non è certo il Dio di questo pianeta.
Nessun commento:
Posta un commento