Mia
moglie ha una relazione con Ferruccio de Bortoli centrata sul peccato.
Epistolare
si intende e sui peccati del CorSera -non di altra natura!- che con
sorprendente costanza si diverte a stigmatizzare in puntigliose mail al
direttore. E fa bene. Perché dimostra come il giornalismo sia ormai uno
strumento politico. Del tutto scollegato dalla realtà e del suo scopo primo che
è informare.
Prendiamo
due casi, di quelli che la mia signora ha provveduto tempestivamente a portare
a conoscenza del direttorone, ottenendone –in modo sorprendente- una serie di
mail di scuse, intense però purtroppo non come richieste di perdono, quanto
come ridicole giustificazioni.
In occasione di un recente concerto a Milano la
prima pagina del Corriere Milanese del 15 maggio descriveva una piazza del
Duomo colma di circa 100.000 spettatori ("In 100mila
(e più) ieri sera in piazza Duomo per assistere al maxi concerto...."), mentre sulle pagine degli
spettacoli nazionali spariva più della metà degli assiepati: "In 40 mila a Milano per la Festa di Radio Italia".
Poco
meno di un mese dopo, per l’edizione bis delle elezioni greche ecco una bella
figura che presenta la composizione del nuovo parlamento confrontata con quella
precedente, solo che la somma delle percentuali che descrivono la nuova
suddivisione dei seggi arriva appena oltre l’81%. E l’altro 19%?
Patetiche
le giustificazioni addotte, che vi risparmio perché ho troppa stima nei
lettori, resta l’amaro in bocca, peggio che per i velenosi e maligni aforismi
di un alfiocaruso palesemente manipolatorio e politicamente acidulo: se
l’accuratezza nella verifica delle fonti è questa, quante altre notizie false e
tendenziose ci vengono propinate quotidianamente, almeno in modo penosamente
superficiale quando non addirittura in cattiva fede?
E
dovrei farmi una idea leggendo i giornali?
Il Corriere e il peggior giornale italiano, perche piu subdolo degli altri sotto il manto dell'indipendenza di giudizio e dell'equidistanza (falsa). De Bortoli poi e falso come Giuda.
RispondiEliminaIo ho preso l'abitudine di leggere almeno tre giornali al giorno, partendo dal presupposto che la verità assoluta non esiste: prendo il meglio da tutto, fidando del mio senso critico nel selezionare quello che alla fine io ritengo vero, o quanto meno, verosimile.
RispondiEliminaè la soluzione migliore, oltretutto on-line è semplicissimo!
RispondiElimina