l'amico Andrea Annunziata commenta il post di ieri e rilancia...
Ho letto con interesse lo spunto di Paolo che è anche il mio
interrogativo di trentenne in cerca della sua anima gemella. La realtà alla
quale mi sono accostato è che le ragazze di oggi, tranne alcune eccezioni,
vivono nella illusoria speranza di trovare il partner perfetto. Quello che dice
la cosa giusta al momento giusto, che fa la cosa che loro hanno in mente quando
lo vogliono loro e se non lo fai non sei il loro tipo. Non cercano una
relazione con una persona per conoscerla, bensì uno specchio nel quale
riconoscere se stesse. Quello che vivono è quindi storie con persone
idealizzate al fine di trovare la sicurezza in se stesse, nel momento in cui
finisce la fase dell’innamoramento non riconoscono il proprio partner (che in
realtà non era mai stato quello che la loro immaginazione creava) e che alla
fine lasciano o peggio si tengono convinte che non è obbligatorio essere felici.
Da giovane uomo consiglio loro di lasciarsi avvicinare, conoscere un uomo
uscendoci, perché uscire con lui non vuole dire starci assieme ma valutare
razionalmente se la persona con cui stai relazionandoti può essere quella
giusta, soppesare le esperienze avute con questa persona e poi decidersi.
L’importante è non pensare che le cose funzionino sempre come nel film “Harry
ti presento Sally” dove la protagonista ci ha messo nove anni per dire di sì ad
un uomo che sin da subito l’ha desiderata. La vita non è un film romantico e i treni non sempre tornano, il rischio è per tutti di
trovare il partner giusto e per immobilismo vederlo andare oltre. In questo il
film Will Hunting dice cose sacrosante le lascio come chiosa al discorso http://www.youtube.com/watch?v=KvonCt2KK2k
Già. Non per niente si dice: "Chi troppo vuole, nulla stringe!"
RispondiEliminaA volte bisognerebbe anche prendere coscienza dei propri limiti e non pretendere principi azzurri o principesse sul pisello, ma accontentarsi di persone umane, con i loro pregi e gli inevitabili difetti.
Ben ritrovata Caterina e grazie e buon settimana di ferragosto!
RispondiEliminaCi sono, ci sono! Solo che, con il tempo bello, la sera sto fuori in giardino a chiacchierare con i vicini o gli amici e vengo al pc solo pochi minuti prima di andare a letto. Figurati che fatico persino a rispondere ai commenti sul mio blog! Eppure, se non approfitto adesso del bel tempo, quando lo farò più? L'autunno è alle porte e presto dovremo tornare a rinchiuderci in casa, purtroppo!
RispondiEliminaIo non credo che sia sbagliato cercare la persona "perfetta" per sé stessi...se pensiamo che dal matrimonio non si può tornare indietro, bisogna scegliersi il/la futuro/a marito/moglie con attenzione...vero è, come dice Katherine, che le persone hanno i loro pregi e inevitabilmente i loro difetti. Ma fino a che punto è lecito accontentarsi? Io ci ho provato, sono uscita con un ragazzo che mi aveva colpita per alcune qualità ma più si andava avanti e più notavo delle divergenze incolmabili in relazione a valori fondamentali (come la Fede) sui quali non ero disposta a scendere a compromessi (e lui neppure, poiché non comprendeva il mio punto di vista). Lui diceva di volermi bene ma io non riuscivo a volergliene altrettanto, perciò ho deciso di lasciarlo. E mi chiedo tuttora se sono stata troppo pretenziosa e se mi sarei potuta accontentare...e mi rispondo che anche trascurando gli inevitabili difetti, non avrei potuto tollerare di stare con una persona che (parole testuali) non capisce la mia "foga" di fare cose legate alla Chiesa...quindi sì, in questo senso, continuo a cercare un partner "perfetto"!
RispondiEliminaGrazie Federica, sentiamo cosa ne pensa Andrea!
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