Si
discute. A margine di un corso. Anche durante. Si scivola. Sulla pubblica
amministrazione. Sui sindacati. Sugli italiani.
Ci
si lamenta.
Si
generalizza.
Poi
eccolo: ineluttabile, come il tramonto, come la morte, arriva lui. Il principe
di tutti gli argomenti.
Non
abbiamo più senso civico! Non l’abbiamo mai avuto!
Ennò
che non ce l’abbiamo. Che non ci fermiamo ai passaggi pedonali, che cerchiamo
di fregare sempre alle code, che il rosso è un’opinione e la prima corsia in autostrada
la occupano solo gli indignati incapaci di guidare (quelli col cappello per
intenderci). Siamo il popolo, l’ho già detto ma mi piace ripetermi, che
sfaretta per avvisare l’automobilista indisciplinato che corre ben oltre il
limite che dietro la curva ci sono i carabinieri. E poi si indigna per i pirati
della strada che guidano ubriachi e fanno vittime.
Perché?
Perché
succede questo?
Quando
è incominciato mi
chiedevo qualche tempo fa in questo post?
Non
lo so o non lo voglio dire, ma mi pare proprio che se non riscopriamo un senso
comune della vita il senso civico non può esistere.
Che
cosa vuol dire “civico”? Appartenente alla città. Al borgo. Al nucleo forte di
persone che ha un medesimo obiettivo che cura come il dono più prezioso che ha.
E
che sa costa fatica e sacrifici perché va coltivato tanto nel e per gli altri
quanto per sé e in sé.
Tutto
il contrario di chi per cambiare l’uomo vuole cambiare le strutture o la
società.
È
l’esatto contrario che va fatto: cambiare l’uomo per modificare la società. Il
contrario non regge: al centro c’è il cuore dell’uomo, non la cultura o il
senso civico o la burocrazia.
Ed
è molto difficile pensare di essere concittadini, persino fratelli, se non
perché si ha un Padre comune. Un Padre che ci dà regole e percorsi per essere
felici.
Certo
che se vogliamo fare di testa nostra, come per montare un castello con
il Lego quello però della vita come racconta Andrea Torquato Giovanoli, la
mia testa vale a tua e il mio vantaggio più del tuo… abbiamo tutti senso
civico, perché alla fine abbiamoc ostruito città popolate da un solo individuo:
me stesso.
https://twitter.com/Rw1392/status/298074925804179459
RispondiEliminaciao, ti ho assegnato un premio, se ti va di passare
RispondiEliminaVolentieri! Grazie sei molto gentile!
EliminaPaolo
Arrivo al tuo blog leggendo un post di una ragazza che spesso commenta il mio. Ho letto con piacere l'ultimo tuo post e sono andata a sbirciare qua e là nel tuo blog.
RispondiEliminaE' esaltante trovare un uomo che ammette con forza che ama sua moglie e i suoi figli, ci sono così tante situazioni familiari disastrose e mi sento fortunata ad avere un marito che amo e un figlio che adoro e un angelo di figlia che amo anche se non è più qui con me.
Quando sono in autostrada anch'io non sopporto quelli che manipolano la corsia centrale o peggio ancora quella di sorpasso e vanno piano piano pensando che la terza corsia sia per cerebrolesi..andassero anche loro in quella corsia se piano vogliono andare! Odio quelli che mi "sfanalano" da dietro e vicinissimi a me, mi mettono paura ed ansia anche se a volte per dispetto non mi sposto io; io non lo faccio mai perchè ho paura che quello che trovo davanti freni all'improvviso..Sono proprio d'accordo con te bisogna recuperare il senso civico che contraddistingue ancora persone che abitano in altri stati come la Svizzera o la Germania, non fermarsi alle strisce pedonali è da delinquenti. Pensa che io amo le persone che mi ringraziano con un sorriso, con una mano alzata o con il labiale quando mi fermo prima delle strisce e li lascio passare.
quante belle cose che mi hai detto!
EliminaGrazie!
Paolo
In questi giorni sono particolarmente arrabbiata con gli automobilisti incivili.
RispondiEliminagiovedì scorso un'avvocatessa distratta (dal cellulare probabilmente) non si è accorta della fila FERMA che aveva di fronte e mi è piombata addosso.
Arrabbiatissima è scesa dalla macchina dicendo che non aveva tempo da perdere e che si trattava di un normalissimo tamponamento, voleva scambiassimo i dati per andarsene senza chiamare la polizia,
Peccato che di fatto a scatenato un effetto domino coinvolgendo 3 macchine e che sia dovuta venire l'ambulanza per portare me e mia zia in ospedale.
Ora ho un mal di schiena terribile e sono bloccata dal collarino.
Non ha neanche chiesto scusa o detto mi dispiace.
Anche io voglio più senso civico!
Il mancato rispetto del codice della strada è uno dei segni di maggiore inciviltà! Hai tutta la mia comprensione
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