Spesso
percepiamo i minuscoli (presunti) torti come supreme imperdonabili ingiustizie.
Ad
esempio questa è la stagione delle guerre in casa nostra: perché abbiamo
visioni diverse sulle necessità di apertura. Delle finestre.
Uno
predilige una rigorosa resistenza alle correnti, l’altra una ottimistica
apertura al sole e al vento. Uno tende a fuggire i bruschi cali di temperatura,
l’altra sta meglio in condizioni Findus che non polloallospiedo.
Il
punto è che ci si può anche prendere amorevolmente in giro su questo, qualche
volta battagliare, ma mai distruggersi.
Eppure
è qui che poi i matrimonio si disgregano, franano: nel ritenere insopportabili
mancanze di affetto quelle che in fin dei conti possono essere al massimo
definite piccole manie quando non sono forse se non semplici preferenze.
Ma
bisogna vegliare, sulle battute aspre per i cassetti lasciati aperti, per i
vestiti abbandonati sulla sedia, per le tazze non lavate, per il ritardo nel
gettare la spazzatura.
È
lì che si incrina l’amore, che si aprono quelle fessure nelle quali soffia poi
il vento dell’egoismo, si insinuano i serpenti della insoddisfazione. Dice bene
il Cantico dei Cantici “Prendeteci le volpi,
le
volpi piccoline
che guastano le vigne” (2,15).
È nel poco che bisogna
combattere per vincere nel molto. Anche nell’amore.
Io sono anni che lotto contro i cassetti aperti, le camicie sulle sedie ecc...Non sono ancora riuscita pienamente a vincere la battaglia ( soprattutto col figlioletto), ma ora ho un alleato: il cagnolino, che si sta facendo i denti e che mastica e tritura tutto quel che trova...Non ti dico che festa quando trova un cassetto aperto! E prima che sia riuscita a togliergli la calza di bocca l'ha già ridotta a un colabrodo!
RispondiEliminaah beh così non vale, così è troppo facile...
RispondiEliminavoglio la continuazione... torte e doveri (quando a un compimento dovuto spetta un compenso inaspettato e non necessariamente dovuto
RispondiEliminaper quelli non sono preparato, ma ospito volentieri guest post...
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