“Stai dormendo?”
In
effetti è una domanda che potrei risparmiarmi quando entro in camera da letto
trovando tutto spento e un silenzio notturno, soprattutto se sono le 23 e mia
moglie non dà apparenti cenni di vita quando mi avvicino nel corridoio.
Eppure
è una domanda legittima se non viene espressa per risolvere un enigma, che non
è affatto tale, né per indagare nella vita privata della mia signora, che
peraltro condivide con me in buona parte.
No,
è più che altro una richiesta di attenzione, una affermazione di stupore (come
puoi dormire quando l’Inter ha perso 3-0 in casa con il Bologna, terza
sconfitta consecutiva, seconda in casa, un punto nelle ultime 5 partite, 6 se
ci mettiamo pure la coppaitalia? Come puoi dormire e non condividere con me
questo dolore profondo?).
E
invece, neanche fosse il principe di Condé alla vigilia della battaglia di
Rocroi, dorme e sogna. No, non russa, le signore non russano mai,
ricordatevelo.
E
poi si sveglia. Cioè, alla fine l’ho svegliata io con quella intempestiva ed
improvvida domanda.
E
poi mi parla. Ovvio. E’ sveglia. Colpa mia.
Vorrei
leggere. Ma adesso do fastidio. Ha ragione.
Rinuncio.
C’è
sempre da imparare. Mai farti travolgere dal calcio. Le donne non capiscono.
Troppo paziente tua moglie! Io mi sarei arrabbiata tantissimo ad essere svegliata così! Ti conveniva chiamare un amico con cui sfogarti o scrivere su facebook o dove vuoi tu... saranno gli uomini invece a non capire... :) Veramente delizioso questo tuo racconto e Franca ha un sogno invidiabile... io se mi sveglio fatico a riaddormentarmi.
RispondiEliminaeh eh eh.... in effetti.... ;-)
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