Sono
cattivo. Lo constato. Non lo dico per sentirmi dire che non è vero. Forse
anche. Ma è un effetto collaterale. Lo affermo per liberarmene, perché vederlo
nero su bianco disgusta e allontana. Lo spero.
Provo
rancore e vendetta. Verso chi m’ha fatto torto. Più d’uno. E con crescente
riduzione della pazienza. E avrò anche ragione. Ma se è vero che mi fido di chi
ha detto “ama i tuoi nemici” coerenza vorrebbe che lo facessi.
Invece
faccio fatica, recalcitro, sfuggo. Mi sorprendo a sognare vendette epiche,
punizioni mitologiche, anche violente: ossa rotte, nasi spaccati, crani aperti.
Sangue. Dolore.
E
me ne ritraggo disgustato e atterrito, ma sempre un secondo troppo tardi,
quando ormai il sangue è gustato in bocca. E l’odio cattura gli occhi e li
accende.
Brutta
bestia questa che sta accovacciata alla nostra porta e rode e ringhia, ma
sommessamente così che non ce ne accorgiamo e penetra nelle piccole fessure
della roccia, e giù fin nel cuore e comincia suadente a elencarti i torti,
cominciando da quelli veri, oggettivi, dalle palesi meschinità, cattiverie
degli altri. Perché ti hanno ferito, perché sono cattivi anche loro. E lì si fa
strada quel pensiero che cresce e prima annacqua poi si beve l’amore.
Che quando vedi elogiare chi conosci come rapace, quando vedi millantare conoscenza profonda, tu che in quel cuore apparentemente così lucente sei sceso per trovarci rapina, omicidio, violenza, crudeltà, avarizia; tu che hai visto dietro le quinte e hai scoperto un animo tagliente, egoista, spietato, ti sale alla gola un acido crudo e volgare.
Che quando vedi elogiare chi conosci come rapace, quando vedi millantare conoscenza profonda, tu che in quel cuore apparentemente così lucente sei sceso per trovarci rapina, omicidio, violenza, crudeltà, avarizia; tu che hai visto dietro le quinte e hai scoperto un animo tagliente, egoista, spietato, ti sale alla gola un acido crudo e volgare.
Ci
sono volte in cui me lo devono strappare dalla faccia questo rancore, che viene
così bene pensare male, prendere per il collo chi parla bene di coloro che tu
consideri farabutti, assassini, truffatori e vedi scritto che sono gran brave
persone: ma quando mai? Ma le hai conosciute da vicino? Ci hai mangiato con
loro? Ci hai lavorato? Le hai viste nelle loro depravazioni? Nelle loro
debolezze acide?
Ecco
che è allora che ci vuole il colpo d’ali, lo slancio dell’angelo.
Per
smettere di essere cattivi e iniziare a seguire la strada giusta.
Si
fa fatica. Ma si può fare.
Potrei averlo scritta io, questo post, con qualche svista grammaticale, ovvio.
RispondiEliminaPer il resto uguale, uguale. Ci metto pure il pensiero: "Vedrai quando morirai cosa ti racconta Dio..." E lì mi fermo, rattristata dalla mia voglia di vendetta. Sentimento umano, certo, ma fa male prima a me stessa che a chi vorrei colpire. Ci provo, e con l'esercizio ci si riesce, a bloccarmi subito all'inizio di questo turbine di sensazioni, con un semplice "Ave Maria". Funziona, anche con le solo due parole iniziali.
Ossignur...ma quando li ha conosciuti questi assassini e truffatori? Che gente frequenti? ;)
RispondiEliminaBeh...io personalmente non conosco così loschi figuri, ma certamente anche a me è capitato di incontrare persone false, arriviste, senza cuore e l'idea di poter ottenere una rivincita, poterle vedere mortificate, affrante, derise, ha sfiorato anche me. E' umano, è giusto. Perchè le ingiustizie bruciano. Poi, col tempo, il dolore e la rabbia si affievoliscono, si può perdonare...ma dimenticare è difficile.
DIMENTICAVO! Ti ho menzionato per il premio "blog affidabile"
RispondiEliminagrazie a entrambe. Guardare dentro il proprio cuore fa sempre bene, insieme ad altri.
RispondiEliminaNella vita si fanno strani incontri: un mio ex socio, persona affidabilissima e stimata, è stato condannato a 16 anni di carcere per aver ucciso un proprio socio qualche mese fa. E nel mondo del lavoro di gente che gioca a truffarti e fregarti (non paga le fatture ad esempio, o mente sul lavoro svolto) ce n'è a manciate: basta scegliere.
Non frequento bassifondi travestito da Batman.... ;-)
Buona domenica! E grazie ancora
Paolo
Grazie Paolo, penso che siamo in tanti a ritrovarci in quanto ci comichi. Solo che tu hai avuto il coraggio di esprimerlo, "mettendoci la faccia", molti, e tra questi anch'io, non abbiamo raggiunto questa libertà interiore che ci aiuata a "fare verità in noi stessi" e ancor più a dirla.
RispondiEliminaGRAZIE!!!
Grazie a te! Belle parole da bella notizia!
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