Ci
sento poco. L’ho già detto. Non se ne capisce la ragione. L’otorino che mi ha
visitato tempo fa mi ha detto che sembra esserci stato un trauma uditivo
all’orecchio destro.
Gli
ho detto che quella è la parte dove di solito sta mia moglie, a tavola, in
macchina, a letto. Ha sorriso, ma ha escluso.
Forse
le sale macchine che ho frequentato da marketing manager oleoidraulico. Mah.
In
casa non ci credono, neppure davanti ai testi effettuati due volte, in ambulatorio
e al negozio Amplifon. Dicono che il mio è un caso di ascolto selettivo. Che
fingo per sentire solo quello che voglio.
Il
che può essere.
Solo
che poi a volte faccio proprio fatica. Dove non arriva l’orecchio arrivi il
cervello dice mia moglie, come a dire cerca di intuire.
E
qui casca l’asino perché posso anche intuire, anzi comprendere, i ragionamenti
maschili che sono lineari, ma intuire le divagazioni di tre donne a tavola, ce
ne vuole.
Così
sono più le figuracce che faccio…. Ma non demordo…
E
la mia rivincita ce l’ho in macchina: anche la mia signora ha un calo d’udito,
a sinistra però (colpa mia quindi), il che a volte rende in viaggi in macchina
per lo meno curiosi, come si può immaginare.
Ha
suggerito, per rimediare, che io le ceda i volante.
Piuttosto
compro un auto inglese con guida a destra!
Ma smettila, su. Falla guidare! Il problema è che voi potete ascoltare una persona alla volta...Tre che invece spaziano e divagano per te son troppe!
RispondiEliminaAhah! M'hai fatto ridere!
Tiziana
esattamente quello il problema...
RispondiEliminamollare il volante? MAI!!!! ;-)