Buon weekend, a lunedì
Per la sera di sabato 7 gennaio abbiamo organizzato una cena
semi-ufficiale con Chiara e Claudio. Chiara è nostra figlia, seconda in ordine
di apparizione, prima in ordine di femmine. Claudio… lo lascio immaginare.
Franca ha come sempre progettato il miglior menu del mondo,
centrato sul bollito e nella ricerca di qualche ricetta speciale on line è
persino capitata sul sito della Confraternita
del bollito misto alla quale chiederò presto l’ammissione. (A proposito,
avete notato come cambiano i gusti? Da piccolo detestavo bolliti e stufati dei
quali i miei erano ghiotti. All’epoca erano poi di gran moda la mostarda – che
ancora non riesco ad amare- e il gulasch, allora grande novità proveniente da
una Ungheria della quale si sapeva poco. C’era anche un apprezzato ristorante
ungherese in largo la Foppa a Milano sparito all’epoca in cui il gustoso
stufato venne spazzato via da rucola e penne vodka e salmone).
Torniamo alla cena: prima del bollitone ci vuole una
delicata minestra con crepe al formaggio.
E su questo scatta un ricordo che in famiglia è storia con
la S maiuscola. Torniamo alla scuola elementare del primogenito e alla sua
prima amicizia particolare, durata peraltro lo spazio di un mesetto, prima che
il calcio tornasse al primo posto.
Franca dunque invita a pranzo post-scuola Silvia G.
(cosiddetta per distinguerla da Silvia C.) e prepara le super quotate crepe al
formaggio da ammorbidire nel brodo di carne.
E nel momento di servirle a tavola che cosa scopre? Che un
furetto casalingo, golosa e furtiva, aveva morsicato TUTTE le estremità delle
crepe già ripiene e arrotolate… lasciando ben in vista il segno dei suoi
dentini..
A Chiara va bene che il fratello non c’era quella sera.
Avrebbe potuto vendicarsi…
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