Dicono che dipende dal fatto che discendiamo dai cacciatori,
che si sa bene devono guardare fissa la preda, avanzare in silenzio, e non
farsi distrarre. Fatto è che proprio non le vediamo le cose che non sono evidenti
e le calze nel cassetto non le troviamo se non sono al solito posto.
Per questo ecco la dimostrazione.
“Mi passi gli occhiali per favore?”
Letizia ha riaperto la porta del nido montano. Fuori nevica.
Se supera la soglia ci tocca lavare il pavimento. Sembra fatto apposta per
attirare l’acqua ed esaltarne lo sporco, come se le piastrelle stingessero
appositamente.
Franca e io siamo ancora a tavola.
Tavola. Si fa per dire.
Una penisola che nelle pubblicità svetta come l’Italia nel
Mediterraneo. Qui sembra un molo abbandonato che si sostiene stiracchiandosi
sopra una caletta calma. Piatta.
Intendiamoci:
bellissimo, quello che ci vuole. Un posto che chiami casa e che ci permette di
rilassarci e stare come in una bolla spazio temporale di serenità e
incoscienza, lontani dai dolori che incombono. Sempre. E’ la vita peraltro. Non
è un lamento, è constatazione.
La amiamo appassionatamente, comunque. La vita intendo.
Oltre a Letizia, la famiglia, e la casa si intende. Per piccina che tu sia….
Torniamo.
Mi alzo e inizio a cercare sul mobile a ripiani, l’unico che
non sia quello dell’angolo cucina.
Secche arrivano le disposizioni: “busta blu, rettangolare,
con scritta bianca Salmoiraghi-Viganò di lato”.
“Trovati!”
Glieli
porto. Riesce nella bufera di neve.
Torno
in cucina-salotto-salatv-talamonuziale. Tutto in uno.
“Visto”,
mi sorride, “basta darti indicazioni precise, e trovi tutto…. Occhiali era
troppo generico, domani eravamo ancora qui”.
In
effetti….
Si dice che i maschietti abbiano la VISTA TUNNEL. Credibile l'ipotesi che sia legato ai tempi ancestrali dei Cacciatori. Si dice anche (e questo è dimostrabile scientificamente) che le donne abbiano senso delle cose bidimensionale (no grandi architettE) per cui gli scambi verbali per indirizzare il maschio della specie risultano al 99% incomprensibili. "Dove vado? Vai di lì. Dove? Laggiù. Ma non lì, di là". E cose così. Mi preoccupa il fatto che mia moglie chieda a me dove lei abbia messo una certa cosa. Non tanto la domanda, quanto il fatto che nel 90% dei casi le so rispondere e ci indovino pure.
RispondiEliminaVerissimo Marco, uno dei prossimi post è proprio sulle differenze tra spazio e tempo.... buono lo spunto per le indicazioni! Grazie!
RispondiEliminaHai una moglie precisissima! Io ho due uomini che non trovano le cose che hanno davanti al naso. Credo si siano così abituati a chiedere a me che non provano nemmeno a cercare. Mio figlio poi, ogni volta che deve uscire di casa, non trova il portafogli oppure le chiavi della macchina e deve sempre ricorrere alla "caccia al tesoro" in tutte le stanze, aiutato anche da noi quando ha fretta perchè deve prendere il treno. Non ti dico quanto mi sia già arrabbiata e quante prediche gli abbia fatto, ma ancora oggi la situazione è rimasta immutata. Ormai è un'abitudine cronica!
RispondiEliminaCi affidiamo a Santa Rita, notissima per aiutare a trovare le cose che non trovi.....
RispondiElimina;-)
Io sapevo di Santa Rita da Cascia, come santa dell'impossibile... per questo io e mio marito ci siamo affidati a lei per il nostro matrimonio... abbiamo anche gli anelli come quello che aveva lei, due manine unite...
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